Una postilla per Marie Miolan-Carvalho

Una delle ultimissime fotografie entrate in collezione in questa fine d’anno (ma ce ne sono almeno altre dodici in viaggio, di cui tre dagli Stati Uniti e una dall’Australia, ed è meglio che non ci pensi) è questa carte de visite dell’atelier parigino Erwin che mostra Marie Caroline Miolan-Carvalho nel costume di Mireille, il personaggio che dà il titolo all’opera di Charles Gounod di cui fu la prima interprete. Il debutto avvenne il 19 marzo 1864, al Théâtre Lyrique di Parigi.
Il valore aggiunto di questa fotografia è che fa parte di una serie di pose una delle quali fu usata nello spartito edito da Choudens della Valse-Ariette O légère hirondelle, che ho fortunosamente recuperato parecchi anni fa in un mercatino delle pulci quasi sotto casa.

L’arietta (fa ridere chiamarla così visto che si tratta di un incredibile sesto grado di virtuosismo vocale) fu in realtà aggiunta da Gounod in una rielaborazione della partitura messa a punto alla fine dello stesso 1864, dopo che la prima tornata di rappresentazioni aveva riscosso un successo assai moderato.
L’opera è oggi ingiustamente relegata a un ruolo di secondo piano nel repertorio dei teatri d’opera e, per quanto ne so, le poche volte che viene messa in scena l’aria resta nel cassetto del sovrintendente. E’ stata invece incisa come brano di bravura da un buon numero di virtuose dell’ultimo secolo, e in altra occasione ho già messo in evidenza, proprio utilizzando lo spartito di cui sopra, come nessuna di queste, Joan Sutherland e Beverly Sills incluse, eseguano il brano come è scritto e come (presumibilmente) lo cantò la Miolan-Carvalho, sul cui strumento e sulle cui funamboliche capacità tecniche, esso fu composto.

Con questa veloce aggiunta ai numerosi articoli che negli anni ho dedicato alle fotografie di Marie Miolan-Carvalho si chiudono i post del 2023, un anno per alcuni aspetti molto complicato, ma che ha visto (da qualche parte bisogna pur trovare uno sfogo) una crescita notevole della collezione. C’è quindi materiale in abbondanza per il prossimo anno, e ci sono pure le buone intenzioni riguardo l’essere più produttivo. Se non lo sarò, si sappia quindi che sarà solo colpa mia.

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