Nessuno glieli darebbe a vederla qui, col suo faccino di porcellana, le mani giunte e gli occhi al cielo ma oggi Adelina Patti compie la bella età di 178 anni. La data, così fausta alle sorti del belcanto, è quella del 19 febbraio 1843, il luogo dell'evento Madrid. In un suo bellissimo racconto che in... Continue Reading →
Christine Nilsson una e bina
Nel mondo, apparentemente dominato dal caso, dei venditori di fotografie avvengono cose alle quali è difficile dare spiegazioni. Capita non di rado, per esempio, di trovare pezzi più che normali messi in vendita a prezzi che nemmeno una tiara di Cartier, mentre altre volte oggetti ben più rari e interessanti vengono ceduti come se si... Continue Reading →
Le nozze fugaci di Bianca Bianchi
Fosse nata a Borgosesia anziché ad Heidelberg, la signorina Bertha Schwarz si sarebbe chiamata - traducendo alla lettera - Berta Neri. Non diede quindi prova di alata fantasia quando prese la decisione di adottare come nome d'arte il banalotto Bianca Bianchi. L'onomastica italiana, dopotutto, consentirebbe ben più sagaci ed eufoniche combinazioni.Mi occupo di lei per... Continue Reading →
Enrico Tamberlik, o della forza
Se il nome del suo coetaneo Italo Gardoni fu per decenni sinonimo di stile, di eleganza, di espressività controllata e ai limiti della maniera, quello di Enrico Tamberlik lo fu di potenza vocale, di acuti squillanti e di un approccio all'interpretazione nel segno di una travolgente carica drammatica. Sia chiaro che non dobbiamo pensare neppure... Continue Reading →
Italo Gardoni, o dell’eleganza
Questo bel signore che a braccia conserte guarda spavaldo l'obiettivo nell'atelier parigino Mayer&Pierson appartiene a quella schiera di cantanti che ci viene facile collocare quasi ai confini della mitologia. Senza arrivare subito agli highlights della sua prestigiosissima carriera, fa effetto pensare che lo stesso anno del debutto, come Roberto Devereux nella provincialissima Viadana, già arrivò... Continue Reading →
Mathilde Sessi, la piccola Patti bionda
Nel mondo dell'opera, le carriere "a meteora" non sono una prerogativa dei nostri tempi tristanzuoli. Dacché i palcoscenici hanno le assi, cantanti che hanno fatto luminose e festeggiate apparizioni per poi sparire nel giro di qualche anno ce ne sono stati sempre. La differenza, ahinoi, sta nel fatto che se oggi la causa di una... Continue Reading →
La pesca fatale di Joseph Maas
Somiglia un po' alle fototessera che ci si faceva nelle macchine automatiche in stazione questa carte de visite dello studio londinese Kingsbury & Notcutt. Il signore raffigurato, dall'aria stupefatta e vagamente contrita, forse lui stesso poco convinto del costume di Faust che indossa, è il tenore inglese Joseph Maas, che ebbe una carriera non di... Continue Reading →
Christine Nilsson in ciabatte dallo Scià
Si dice che Gaston Leroux avesse in mente lei quando creò il personaggio di Christine Daaé nel suo romanzo Il fantasma dell'opera. Di sicuro, di lei si ricordano Edith Wharton in L'età dell'innocenza e Leone Tolstoj in Anna Karenina. Christine Nilsson era bellissima, così bionda e con gli occhi così chiari che il suo sguardo, nei... Continue Reading →
Sulle tracce dell’ussaro misterioso
Impettito e onusto di di fiocchi cordoni e alamari, l'imperiale aquila bicipite sulla fronte, questo ussaro con i riccioli fluenti e il baffetto che intriga appare nella foschia di una cabinet card dello studio londinese Bassano, per la verità assai malmessa. L'ho comprata per scommessa e perché costava veramente una pipa di tabacco: nonostante quel... Continue Reading →
Mario, idolo vittoriano
L'arte fotografica ha un'età che è stata sufficiente a ritrarre ancora nel pieno del loro vigore cantanti di quella generazione che noi penseremmo piuttosto più legata al dipinto o all'incisione. Artisti già attivi negli anni Trenta dell'Ottocento, legati a prime assolute di melodrammi di Bellini o Donizetti, nomi inevitabilmente per noi circonfusi nell'aura trasfigurante del mito.... Continue Reading →