Fu previdente, Vera Schwarz, e riuscì ad evitare il peggio. Forse già nel 1927 aveva capito come sarebbero andate a finire le cose; era a Vienna a cantare Jonny spielt auf di Ernest Krenek e si trovò a fare da testimone alle manifestazioni dei nazisti locali, che protestavano contro l'esecuzione di questo per loro spregevole... Continue Reading →
Storie per la memoria: Grete Holm
Nell'operetta il mondo gira a tempo di valzer. L'operetta è il regno della leggerezza, del puro divertimento, di una irrealtà ancora più irreale di quella dell'opera. Dove, almeno, la tisi il veleno il pugnale o anche solo un mazzolino di fiori avvelenati ci ricordano che la vita non è solo un nugolo di bollicine in... Continue Reading →
Max Lorenz, l’imbarazzante passione di Hitler
Questo bellissimo ritratto del tenore tedesco Max Lorenz nel ruolo di Bacchus nella straussiana Ariadne auf Naxos è uno dei pezzi più moderni della Winckelmann Collection, alla quale è stato posto il limite cronologico (derogabile ma con giudizio) del 1945. La foto porta il timbro a secco DIETRICH su cui non sono riuscito a trovare informazioni ma che immagino... Continue Reading →
Storie per la memoria: Fritzi Massary
Era piccolina, minuta, intelligente e simpaticissima e Berlino impazziva per lei. Viennese, nata Friederike Massaryk nel 1882, aveva avuto un inizio di carriera non esaltante prima in una compagnia itinerante di operetta, poi a Linz, Amburgo e Vienna. Lì il colpo di fortuna: Richard Schultz, direttore del Metropol-Theater di Berlino, l'aveva sentita e se l'era... Continue Reading →
Storie per la memoria: Louis Treumann
Questa cartolina è legata a una data precisa: il 30 dicembre 1905 andava in scena al Theater an der Wien l'operetta per antonomasia, quella di cui chiunque, magari senza saperlo, conosce almeno un motivo: Die lustige Witwe, da noi La vedova allegra, musica di Franz Lehar, libretto di Victor Léon e Leo Stein. La foto qui sopra... Continue Reading →
Storie per la memoria
Nella sua orribile furia, l'Olocausto ha lasciato un segno profondo e indelebile anche nel mondo apparentemente "a parte" della musica. In tanti dovettero abbandonare la Germania quando, nel 1933, si videro preclusa ogni possibilità di lavorare. Fra loro cantanti leggendari come Lotte Lehmann, Alexander Kipnis, Fritzi Massary, Vera Schwarz, Richard Tauber, Elisabeth Schumann. Questi furono... Continue Reading →