Come Luigi Lablache, il grande basso di Rossini, e Carlo Baucardé, il tenore che secondo la leggenda infilò per primo il do di petto nella pira del Trovatore, Emilio Naudin di francese non aveva che il cognome. Nacque infatti a Parma il 23 marzo 1823, ancora tre mesi e saranno duecento anni tondi tondi, figlio... Continue Reading →
Gabrielle Krauss, Giovanna d’Arco all’Opéra
Una carte de visite di Reutlinger ci mostra l'inconfondibile mascella squadrata di una giovane Gabrielle Krauss in corazza e con spada al fianco. Si tratta naturalmente di Giovanna d'Arco, che a quanto pare ebbe vita nell'Ottocento anche sui palcoscenici francesi oltre che su quelli italiani (Verdi) e russi (Ciajkovskij).Eccome se ce l'ebbe, non ci è... Continue Reading →
La passeggiata di Monsieur e Madame Gueymard
Sembrano usciti da un romanzo di Flaubert: potrebbero essere il signore e la signora - che ne so - Cabochon; lui stimato commerciante di granaglie, lei moglie più o meno devota e più o meno sopportabile, ma fieramente consapevole di ricoprire una onorata posizione sociale in una qualche cittadina della provincia francese. Eccoli pronti per... Continue Reading →
Sibyl Sanderson dalla Grecia all’Egitto, ovvero non sempre i documenti raccontano la verità
A volte succede. Cominci a pensare a un post, fai le tue ricerche, metti assieme i pezzi raccolti qua e là, organizzi il tuo pensiero, lo scrivi - come al solito elemosinando i ritagli di tempo del dopocena e sempre in in lotta con il colpo di sonno ormai perennemente in agguato - lo leggi... Continue Reading →
Quando Tamino va a pesca sul Nilo (ovvero, Damiano Michieletto non ha inventato proprio nulla)
Nel post precedente ho mostrato una fotografia del tenore francese Pierre-Jules Michot, il primo Roméo di Gounod, e ho anche anticipato che sono tre quelle che ho recentemente acquistato. Mi occupo adesso delle altre due, scatti provenienti dalla medesima sessione fotografica che mi danno il la, assieme a due ulteriori carte de visite che ho... Continue Reading →
Roméo e Juliette finalmente ricongiunti
Il caso ha voluto che nelle ultime settimane dell'anno ormai andato io abbia acquistato, separatamente una dall'altra, ben tre fotografie dello stesso cantante, fino ad allora da me mai tenuto in considerazione. Si tratta del tenore francese Pierre-Jules Michot, che nella seconda metà dell'Ottocento ebbe una carriera importante ma sofferta, con alti e bassi che,... Continue Reading →
Marie Cico, sfortunata Eurydice
Questa carte de visite del fotografo inglese, ma attivo a Parigi, Robert Jefferson Bingham è stata a lungo nella mia lista dei pezzi osservati ma mai realmente presi in considerazione per l'acquisto su Ebay. Non so perché, non costava neppure tanto ma non mi faceva suonare le campane; come altre cose che ho messo lì... Continue Reading →
Jeanne Nadaud, “Fatinitza” e quella cosa sulle ventitré
Non l'ho fatto apposta ma è davvero bizzarra la fotografia alla quale è capitato l'indubbio onore di essere siglata, all'ingresso in collezione, con il numero di inventario 500. Si tratta di una cabinet card di Nadar, dipinta a mano (ci tornerò) e raffigurante due signorine in abito orientale, una delle quali con un armamento in... Continue Reading →
Emma Eames e la dimenticatissima Zaïre
Succede sempre così, mi accingo a una nuova ricerca e invece di andare diritto per quella strada mi distraggo, apro parentesi, colgo indizi che mi fanno suonare campanelli su tutt'altre cose e finisco, tempo mezz'ora, per occuparmi di tutto fuorché dell'oggetto sul quale mi ero messo al lavoro. Questa volta è stato uguale: cercavo di... Continue Reading →
Albert Saléza e il debutto tardivo di M. Lefebvre
A leggere quello che i giornali dell'epoca scrivono di lui, Albert Saléza deve essere stato un signor tenore. Fece infatti una carriera prestigiosa, divisa soprattutto fra l'Opéra di Parigi e il Metropolitan con ampie parentesi a Londra, Bruxelles e Montecarlo e fu spessissimo, all'epoca, oggetto di impegnativi paragoni con nientemeno che Jean de Reszke, soprattutto... Continue Reading →