Incrociando il numero di inventario di questa cartolina dell'editore berlinese Leiser con il mio pedantissimo registro delle acquisizioni, vedo che l'acquisto risale a poco più di un anno fa. Prima di tornare, ieri sera, a sbatterci fortuitamente il naso mi ero però veramente dimenticato di lei. E invece questa fotografia dalla tinta così art déco... Continue Reading →
Uno Jugendstil d’Egitto
Ero con la testa su un altro post quando il caso ha spostato la mia attenzione su questa fotografia, facendomi balenare la possibilità di mettere assieme una delle mie micro-microstorie fatte di niente ma, per quanto mi riguarda, così meravigliosamente eccitanti. Per noi toporagni scavatori che bazzicano i meandri più periferici di un passato non... Continue Reading →
Marie Sasse nel paese delle meraviglie
Il bello di queste piccole indagini che faccio attorno ai rettangoli di carta stampata che finiranno certamente per essere causa del mio definitivo tracollo economico è che a volte, anche se non arrivi a nulla di quello che speri all'inizio, ti fanno balenare risultati che certamente non cambieranno la vita di nessuno ma che sono... Continue Reading →
Amneris e la sua modista
Fra le tremila persone accalcate, ieri sera, la maggioranza era d'uomini illustri, o celebri, o per lo meno noti, come per esempio l'oste Brébant, che non manca mai ad una prima rappresentazione. I sovrani dell'attuale Repubblica c'erano tutti. Grévy, Gambetta, Clémenceau... il Ministero in massa, la Camera e il Senato largamente rappresentati. Le dame alto... Continue Reading →
Guerra di primedonne e l’Eboli scippata
Rosine Bloch era una bellezza, ma di questo mi pare che poco traspaia da questa carte de visite di Charles Reutlinger, che la ritrae appesantita e oppressa da un copricapo regale di imbarazzante invadenza. Immagino che si tratti di un travestimento di scena, ma non riesco a immaginare a quale personaggio possa riferirsi se non,... Continue Reading →
Galleria verdiana: Rosine Bloch
Da che mondo è mondo, le signore tendono spesso a confondere un po' le acque quando si parla di età. A volte glissano, a volte dicono mezze verità, a volte mentono spudoratamente. Questo dovette fare il grande mezzosoprano francese Rosine Bloch, se è vero che sia il parigino Le Ménestrel sia l'autorevole The musical times davano nel... Continue Reading →
Due quisquilie sulla Traviata
Ovvero notazioni banalotte a margine della Traviata scaligera, vista come al solito a posteriori. Nessuna recensione per carità, primo perché non mi interessa farla, secondo perché anche se avessi voluto la ripresa audio era talmente abominevole che tutta la parte musicale ne è risultata, da questo punto di vista, quasi ingiudicabile. Sgombro il campo da... Continue Reading →
Famolo strano
Ovvero, sparse considerazioni a margine del Trovatore appena finito di vedere in livestream dalla Staatsoper di Monaco. Era Caruso, mi pare, quello che diceva che non ci vuole poi molto a metter su Il trovatore: basta avere i quattro cantanti più bravi al mondo. Coi tempi che corrono ci accontentiamo di molto meno e stasera, bisogna ammetterlo,... Continue Reading →
Un biglietto per l’empireo
Frugando in un cassetto di quella che era la mia scrivania a casa di mia mamma, ho trovato una busta di plastica nella quale io, precoce feticista del cimelio cartaceo, avevo raccolto una serie di biglietti di teatro di spettacoli che, più o meno adolescente, ho visto assieme ai miei genitori. Ho già detto che... Continue Reading →
Ristampe: Otello e Jago dal fotografo
Ho pubblicato questo post l'8 febbraio 2010 nell'altro mio blog. Direi che con questa ristampa, che chiamerei forse nuova edizione aumentata, possiamo considerare concluso il trasferimento in questa sede dei materiali legati alla mia collezione. Da adesso in poi, solo cose nuove. In un post recentemente ristampato mostravo due foto di Theodor Reichmann palesemente scattate nel corso... Continue Reading →