Un blog orgogliosamente di nicchia: opera, ricordi e piccole manie di un improvvisato collezionista
Un fantasma appare e scompare nelle ricerche storiche sul teatro musicale italiano dell'Ottocento: il ballo. Più o meno tutti sappiamo che, analogamente a quanto succedeva in Francia, anche da noi il balletto aveva un ruolo importante nelle serate del teatro d'opera, ma mentre in Francia (e obbligatoriamente all'Opéra di Parigi) esso era di regola inserito... Continue Reading →
Non si può dire che le vesti muliebri donassero ad Achille-Félix Montaubry, che a partire dal 1858 fu per dieci anni uno dei tenori di cartello dell'Opéra-Comique. Quando ho trovato questa fotografia, una carte de visite Disderi, oltre a realizzare che si trattava del primo travesti maschile che mi entrava in collezione non avevo alcun... Continue Reading →
Una delle ultimissime fotografie entrate in collezione in questa fine d'anno (ma ce ne sono almeno altre dodici in viaggio, di cui tre dagli Stati Uniti e una dall'Australia, ed è meglio che non ci pensi) è questa carte de visite dell'atelier parigino Erwin che mostra Marie Caroline Miolan-Carvalho nel costume di Mireille, il personaggio... Continue Reading →
Nell'anno che sta per finire gli acquisti di nuovi pezzi hanno subìto un'impennata che va ben oltre i limiti posti dalla ragionevolezza. Ma bisogna pur cogliere le occasioni, si sa che ogni lasciata è persa. Qui mostro due coppie di ritratti di quella che fu probabilmente la più grande cantante francese dell'Ottocento, realizzate almeno a... Continue Reading →
La collezione ha ormai abbondantemente superato i settecento pezzi e il mio neurone destro solo a tratti si connette al sinistro, cosicché mi è assai facile perdere il controllo delle acquisizioni. Mi è capitato così di realizzare con un certo ritardo che, dispersi nell'ordine alfabetico secondo il quale dispongo le fotografie, si trovano tre ritratti... Continue Reading →
Le fotografie italiane sono rare nella mia collezione. Non tanto perché non se ne trovino, ma soprattutto perché muovono raramente quelle campane che sento quanto decido di acquistare. Inoltre, chissà perché, spesso si trovano in uno stato di conservazione che va dal miserando al deplorevole, forse segnale del fatto che qui da noi non si... Continue Reading →
Difficile non riconoscere la mano di Franz Xaver Setzer in questo bellissimo ritratto di Lucie Weidt nel costume che tutte le Brünnhilde di questo mondo hanno portato prima della quasi totale estinzione dei registi d'opera e della loro sostituzione con gli attuali distributori automatici di luoghi comuni e trasgressive banalità. La posa studiatissima, l'attenzione per... Continue Reading →
E' spiazzante solo come certe cose dell'Ottocento possono essere questa carte de visite di Pierre Petit che ritrae il contralto Rosine Bloch nel costume di Azucena, la Bohémienne del verdiano Le Trouvère, seduta su non si capisce cosa sullo sfondo di un castello che è tutto il contrario di quello che il nostro immaginario ci... Continue Reading →
L'entrata in collezione di questa splendida cabinet card segna in realtà due new entries: quella del soprano Emmy Burg-Zimmermann (meglio indicarla sempre con entrambi i cognomi per distinguerla da una più antica Emmy Zimmermann che fu attiva a Vienna alla fine dell'Ottocento) e quella dello studio fotografico monacense dei fratelli Lützel, delle cui fotografie mi... Continue Reading →
Questa carte de visite di Bingham è la tredicesima fotografia di Victor Capoul che mi entra in collezione. E' un acquisto recentissimo di cui sono estremamente soddisfatto, perché Capoul era uno di quelli che davanti all'obiettivo si sentivano meglio che a casa. Qui ha a disposizione una poltrona e un tavolino contro un fondale neutro... Continue Reading →
Il cavaliere della rosa 