Conturbante Kundry

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Ancora Anna Bahr von Mildenburg, artista amatissima di cui, per quella che appare una odiosa maledizione del collezionista, continuo a non trovare che misere cartoline. Qui è Kundry a Bayreuth, nel festival del 1911. Sulla verde collina aveva debuttato nel ruolo della selvaggia seduttrice di Parsifal nel 1897: essendo nata nel 1872 aveva allora solamente venticinque anni ma già due anni prima, ad Amburgo con Gustav Mahler sul podio, aveva affrontato il ruolo di Brünnhilde. Non credo che esistano immagini della Kundry del 1897, mentre oltre a questo sono ben noti alcuni ritratti nel ruolo legati alle recite dei festival del 1911, 1912 e 1914. Per questa cartolina si è utilizzato uno scatto del fotografo Viktor Angerer, forse il fratello e collaboratore di Ludwig Angerer, fondatore nel 1872 dell’atelier che fino al 1914 avrebbe occupato una posizione di primo piano nel panorama fotografico viennese; oppure Viktor nipote di Ludwig, figlio di sua figlia; o magari un altro Viktor ancora che nel 1911 rappresentava l’azienda familiare.
Nel 1897 , mentre la Bahr von Mildenburg cantava Kundry, il soprano Luise Reuß-Belce aveva interpretato Gutrune del Götterdämmerung, lasciandone traccia fotografica in questa splendida cabinet card che ho pubblicato parecchio tempo fa. Nel 1911, quattordici anni dopo, l’aristocratico e costoso supporto ha lasciato il posto alla ben più economica cartolina postale, ormai definitivamente affermata come regina dei souvenir, ripetibile all’infinito e abbordabile da un pubblico molto più vasto. Addobbata all’orientale, in una foggia alla quale non siamo certo più abituati ma che troviamo ancora sostanzialmente immutata nelle fotografie della giovane Maria Callas nello stesso ruolo, Anna Bahr von Mildenburg palesa, solo con lo sguardo e con quel semplice atteggiare della mano, tutta la sua grandezza di attrice, che per decenni sedusse il pubblico di Vienna, Monaco, Londra, Salisburgo, Bayreuth.
Grandissima cantante che ha lasciato una sola testimonianza fonografica dalla quale il suo magistero può solo essere intuito, essa attribuì sempre alla recitazione un ruolo di fondamentale importanza, al punto che pubblicò un manuale di arte scenica dedicato esclusivamente all’interpretazione dei ruoli wagneriani secondo il “vero stile di Bayreuth”. Purtroppo non esistono filmati che testimoniano il suo fenomenale magnetismo sulla scena ma basta scorrere l’elenco dei suoi personaggi favoriti per comprendere la caratura dell’interprete. Isolde, Ortrud, Amneris, Klytemnestra: erano donne greater than life quelle che le consentivano di dispiegare sulla scena i suoi mezzi straordinari di interprete, di cui le molte fotografie conosciute recano una testimonianza ampia ma, ahimè, sicuramente molto parziale.

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3 risposte a "Conturbante Kundry"

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  1. Sciocchini, tutti e due. Lei, recluso dello Spielberg, dovrebbe poter richiamare antichi ricordi e sapere che nell’opera, in quella vera, fascino e seduzione non dipendono da accidenti transitori e di poco conto come il giro vita.

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