Sarò un vecchio romantico, ma a me sembra straordinario quello che è successo all’Opera di Roma alla prima del Nabucco. Che differenza rispetto alle riprese Rai di due giorni dopo, con il palco reale farcito di “alte cariche”, in gran pavese attorno a un Presidente della Repubblica che ha ostentatamente ignorato l’ometto con faccia terrea e capello tinto relegato su una seggiola all’estrema sinistra. Dategli torto, all’ometto: era dalla mattina che raccoglieva fischi e urla di “dimettiti dimettiti” ad ogni scesa dalla macchina. E per fortuna che Santa Maria degli Angeli ha un’uscita di servizio dalla sagrestia, sennò gliene toccava anche una razione supplementare. Ma torniamo a noi.
C’è poco da fare i puristi per un’interruzione dello spettacolo del tutto eterodossa come questa. Per una volta l’opera è tornata veramente a parlare al cuore della gente, e che molti di quelli che erano in sala e sul palcoscenico facessero sul serio lo dicono i primi piani ai coristi al termine del bis. Chi ha già visto la scena sa di cosa parlo, chi non l’ha vista abbia pazienza per la scarsa qualità del video e arrivi fino in fondo: ne vale la pena.
Quando, l’altra sera, ho visto in televisione questa scena, mi è venuto in mente l’inizio del film di Visconti che ho messo sul blog.